Difficoltà: Intermedio Tempo: un ora circa Dosi per: per una discreta compagnia
Metii la fareina, al sel, e l'alvador , fer la busa , mettreg al buter , l'oli e l'unt .
Impaster cun l'aqua caldeina e mner la pasta .
Tirer la fujeda sutila e fereg di queder cun la rudleina.
Tajée al fetleini ed furmai e metili insema ai queder ed fujeda , pighée la pasta e sarée bei tot d'atorna.
Fris^i al chesi in dimondi unt.
nota a margine: ricordo perfettamente che mia nonna Maria, non usava il lievito di birra, utilizzava il lievito vanigliato (esatto, quello per i dolci), ma quando non lo aveva in casa .................la feva seinsa !!!!!!
Unire alla farina un grosso pizzico di sale e il lievito, fare la fontana, aggiungere il burro piuttosto morbido, l'olio e lo strutto. Impastare unendo tanta acqua tiepida quanto basta per ottenere un composto piuttosto sodo. Stendere la pasta in sottile sfoglia e tagliarla a quadrati. Sulla metà di ogni quadrato disporre delle sottilissime fette di grana reggiano e ripiegarla sopra l'altra metà di pasta premendo bene ai bordi.
Friggere le chizze in abbondante strutto .
Ciao carissima, me le ridordo ottime, ma ormai sono passati parecchi anni e qui non c'è più nessuno che ha voglia di rifarle.....e dire che ci vorrebbe veramente poco: il più è friggerle ;-)
...il tempo e' una brutta bestia di questi tempi...io faccio una cosa simile ripiena di speck e fontina...devo ricettarla....
Veè Testaplèda.... sai che al 99% le faremo Domenica a pranzo?
Tra l'altro ho scoperto queste Chizze solo poco tempo fa... mi spiegarono cos'erano proprio su GM (non le conoscevo).
Speràm!