erbazzone tradizionale reggiano
- le Ricette di GustaModena -

erbazzone tradizionale reggiano

scritta da testapelata
scritta da testapelata
il 17/09/2012


Difficoltà: Intermedio
Tempo: un'ora circa
Dosi per: una teglia

8 commenti, vai all'ultimo commento


Ingredienti

800 g di bietole

1 spicchio d'aglio

mezza cipolla di medie dimensioni

2 cucchiai abbondanti di lardo fresco macinato

2 dita di latte

1 cucchiaio olio

1 tazza di Parmigiano Reggiano

pangrattato

pasta tipo brisée (300 g di farina, 100 g di strutto, acqua fredda)


Preparazione


Pulite le bietole tenendo solo le foglie.



Sbollentate le foglie in acqua salata, e in seguito sminuzzatele col coltello.

In una pentola abbastanza capiente mettete un cucchiaio d'olio e uno di lardo, aggiungete cipolla e aglio tritati finissimi e fate soffriggere bene.

Aggiungete anche le bietole sminuzzate, fatele insaporire per una decina di minuti, poi aggiungete il latte, lasciate cuocere qualche minuto e aggiungete tanto pangrattato quanto basta ad assorbire il latte in eccesso. Fate cuocere ancora un paio di minuti, spegnete e fate raffreddare.

Aggiungete il parmigiano reggiano, mescolate e aggiustate di sale.

Stendete metà  dellla pasta  in una teglia diametro 26/28 , cospargetela col ripieno, lasciando 2 cm di bordo.



Coprite con la restante pasta, rigirate e  chiudete bene i bordi , punzecchiate la superficie con una forchetta.

Prima di metterlo in forno prendete il lardo rimasto e spalmatelo abbondantemente sulla superficie poi infornate a 180° per circa 20 minuti e comunque finché la superficie non ha preso colore.


scritto da Zemian
Scritto da Zemian
il 17/09/2012

Oleèèè, questa ci voleva proprio!

Brèv Testaplèda!

Ed ora, care Signore all'ascolto (Vècia compresa), tutte chine sulla teglia per fare felici i Vs. cari maritini!!!

Per democrazia le parti possono essere anche invertite, quindi maritino chino sulla teglia per far felice la mogliettina!

scritto da Betty1
Scritto da Betty1
il 17/09/2012

grazie,
una bella ricetta di una volta! Con la ricchezza (lardo) e la povertà (latte e pangrattato). Voglio provare!

scritto da dyna
Scritto da dyna
il 17/09/2012

...questa non me la faccio scappare !!! grazie testapelata ( ma un nick piu' corto nooo?emoticon )

scritto da testapelata
Scritto da testapelata
il 17/09/2012

hai ragione
ma ho sempre usato quello

scritto da Lisus
Scritto da Lisus
il 17/09/2012

Devo dire che la tua ricetta concorda con quella che si usa a casa mia, l'unica differenza è nel pangrattato e latte, che mia nonna faceva andare da soli in un pentolino, facendo una specie di pappetta che faceva cuocere finchè non si staccava dai bordi del pentolino e poi aggiungeva al ripieno. A volte, se questo risultava duro aggiungeva un tuorlo d'uovo, anche per legarlo maggiormente. E adesso mi hai fatto venire voglia di farlo!!!

scritto da testapelata
Scritto da testapelata
il 17/09/2012

poi mi dirai come è andata !!!
latte & pangrattato hanno proprio la funzione di "legare" il ripieno , sia messi direttamente che aggiunti in un secondo tempo

scritto da tata
Scritto da tata
il 22/09/2012

Ottima ricetta ,ma così non si fa solo nel reggiano anche nel nostro alto appennino,

scritto da testapelata
Scritto da testapelata
il 22/09/2012

Tradizionalmente l'erbazzone è solo reggiano , così come le tigelle sono tradizionalmente solo dell'appennino modenese .
Storicamente, l'erbazzone che si fa in appennino spesso trova inserito nell'impasto il riso .
Tutti i cibi si sono ormai "imbastarditi" e modificati tant'è vero che a Pavullo ci sono diversi "kebabbari" ..............