Difficoltà: Intermedio Tempo: un'ora circa Dosi per: una teglia
Pulite le bietole tenendo solo le foglie.
Sbollentate le foglie in acqua salata, e in seguito sminuzzatele col coltello.
In una pentola abbastanza capiente mettete un cucchiaio d'olio e uno di lardo, aggiungete cipolla e aglio tritati finissimi e fate soffriggere bene.
Aggiungete anche le bietole sminuzzate, fatele insaporire per una decina di minuti, poi aggiungete il latte, lasciate cuocere qualche minuto e aggiungete tanto pangrattato quanto basta ad assorbire il latte in eccesso. Fate cuocere ancora un paio di minuti, spegnete e fate raffreddare.
Aggiungete il parmigiano reggiano, mescolate e aggiustate di sale.
Stendete metà dellla pasta in una teglia diametro 26/28 , cospargetela col ripieno, lasciando 2 cm di bordo.
Coprite con la restante pasta, rigirate e chiudete bene i bordi , punzecchiate la superficie con una forchetta.
Prima di metterlo in forno prendete il lardo rimasto e spalmatelo abbondantemente sulla superficie poi infornate a 180° per circa 20 minuti e comunque finché la superficie non ha preso colore.
Oleèèè, questa ci voleva proprio!
Brèv Testaplèda!
Ed ora, care Signore all'ascolto (Vècia compresa), tutte chine sulla teglia per fare felici i Vs. cari maritini!!!
Per democrazia le parti possono essere anche invertite, quindi maritino chino sulla teglia per far felice la mogliettina!
grazie,
una bella ricetta di una volta! Con la ricchezza (lardo) e la povertà (latte e pangrattato). Voglio provare!
Devo dire che la tua ricetta concorda con quella che si usa a casa mia, l'unica differenza è nel pangrattato e latte, che mia nonna faceva andare da soli in un pentolino, facendo una specie di pappetta che faceva cuocere finchè non si staccava dai bordi del pentolino e poi aggiungeva al ripieno. A volte, se questo risultava duro aggiungeva un tuorlo d'uovo, anche per legarlo maggiormente. E adesso mi hai fatto venire voglia di farlo!!!
poi mi dirai come è andata !!!
latte & pangrattato hanno proprio la funzione di "legare" il ripieno , sia messi direttamente che aggiunti in un secondo tempo
Tradizionalmente l'erbazzone è solo reggiano , così come le tigelle sono tradizionalmente solo dell'appennino modenese .
Storicamente, l'erbazzone che si fa in appennino spesso trova inserito nell'impasto il riso .
Tutti i cibi si sono ormai "imbastarditi" e modificati tant'è vero che a Pavullo ci sono diversi "kebabbari" ..............