Agriturismo Mongiorgi I Salici
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non c e la foto

Agriturismo Mongiorgi I Salici
Via Suor Orsola Donati, 108 Anzola dell'Emilia BO

cappellocappellocappellocappellocappello Consigliatissimo!!

scritto da scanna scritta da scanna

Erano anni che sentivo parlare di questo agriturismo ma non avevo mai avuto occasione di provarlo.

Sarà anche perchè io sono molto scettico nei confronti degli agriturismo, la mia esperienza mi ha insegnato che spesso sono dei ristoranti camuffati che in realtà nella loro proposta hanno solo poche cose che vengono direttamente dall'azienda agricola stessa.

Credo di poter dire che non è questo il caso, anzi mi sento di dire che ho percepito la dedizione di Mongi per la ricerca e la produzione di materie prime di grandissima qualità.

E così, grazie al Palio e agli amici di Gusta Modena, finalmente sono qui.

Il locale già all'ingresso nel cortile da un'ottima impressione di ordine e pulizia, oltre che stupire per le grandi dimensioni.

All'entrata sono ben visibili alcuni prodotti di aziende agricole della zona (marmellate, miele, aceto e altro).

L'accoglienza è calda e cortese e nell'attesa dell'arrivo di tutti Mongi, ancor prima di accompagnarci al nostro tavolo, inizia a trasmetterci un po' della sua grande passione per il suo lavoro di agricoltore e di allevatore.

Da bere partiamo con qualche bottiglia di acqua, un lambrusco “Unico” della cantina Divinja di Sorbara e un Valpolicella Ripasso di cui non mi sono annotato il produttore. Entrambi questi vini mi sono piaciuti molto. Sul finire della cena, con lo stracotto, abbiamo preso una bottiglia di un rosso dei colli Bolognesi ottenuto da un uvaggio di cabernet e merlot e a seguire, con i dolci, un moscato dolce frizzante.

Per rompere il ghiaccio Mongi ci porta qualche piattino di salumi e formaggi con gnocco fritto e polenta arrostita. Da quel che ho visto la coppa di testa ha avuto un buon successo.

Passiamo ai primi: io ho scelto i tortelloni di ricotta con tartufo bianco (ottimi i tortelloni, buono e profumato il tartufo). Le due signore hanno optato per un bis di tortelloni (zucca e ricotta) conditi con burro e salvia. Per tutti gli altri tagliatelle al ragù. A vista ho notato che le tagliatelle erano di una misura più grossa rispetto alle nostre tradizionali e il ragù sembrava un po' povero di grassi. Lascio a chi le ha mangiate un giudizio più preciso.

Per secondo partiamo con una bella fiorentina, da dividere, che Mongi ci porta già tagliata e accompagnata da delle ottime patate arrosto. La cottura è al sangue, come piace a me, e la carne è veramente ottima. Forse sarebbe stato utile un coltello che taglia meglio, ma questo non ha impedito a Maurig di saccheggiare l'osso fino all'ultima briciola di carne.

Di seguito prendiamo uno stracotto che, a mio giudizio, era assolutamente superlativo.

Sarebbe stato perfetto se avessimo pensato di chiedere di abbinarlo con un contorno che lo ammorbidisse un po', tipo un buon purè di patate o un sugo di piselli o fagioli in umido. Anche un po' di polenta poteva essere un abbinamento adeguato.

Chiudiamo con i dolci, Io ho preso un buon mascarpone con scaglie di cioccolato fondente, servito in una quantità che poteva bastare tranquillamente per due porzioni.

Con i caffè Mongi ci ha portato in tavola alcune bottiglie di liquori vari.

Mi scuso per non essere stato molto preciso in alcuni dettagli ma non avevo previsto di fare questa recensione e non ho memorizzato i dettagli che mi avrebbero permesso di essere più accurato.

Saluti a tutti

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scritto da scanna

scanna

" dei set etò ce ne sono in tutto il mondo "

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Livello 3

14 recensioni pubblicate

commenti

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scritto da norby
Scritto da norby
il 03/12/2019

Ottima rece Scanna. E bella serata in bella compagnia. Confermo la assunta qualità delle carni di MONGI (per le quali è già famoso) e personalmente prevedo una altra serata con altri amici che credo sarà a base di montagne di carne. A presto un saluto a MONGI ed alla bella compagnia.emoticonemoticonemoticon

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scritto da norby
Scritto da norby
il 03/12/2019

assunta sta X assoluta!!!!

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scritto da mongi
Scritto da mongi
il 04/12/2019

Grazie per la visita ragazzi.....
Per Norby: I lombi di Bianca Modenese e di Kobe li lasciamo a riposare in cella frigo fino a meta' gennaio.....preparati ;-)

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scritto da Kava5150
Scritto da Kava5150
il 05/12/2019

😳 Kobe?

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scritto da tata
Scritto da tata
il 05/12/2019

emoticonemoticon..come ci dispiace... ma proprio col lavoro non siamo riusciti a fuggire....emoticon

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scritto da norby
Scritto da norby
il 05/12/2019

Ebbene sì Kava. MONGI ha allevato un manzo della razza waghiu ( si scriverà così?) da dove arriva anche la Kobe. Quando sarà pronto mi dirà qualcosa, vediamo se si potrà dire a tutta Gm!

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scritto da Kava5150
Scritto da Kava5150
il 05/12/2019

Wagyu. Beh sì il discorso wagyu è in realtà un po’ complesso 😉

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scritto da norby
Scritto da norby
il 05/12/2019

Grazie x la correzione. Ero alla guida e ho dettato il mess.
Sono curioso di sentire quello che ha allevato Mongi

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scritto da Kava5150
Scritto da Kava5150
il 05/12/2019

Son curioso anche io. Sarà sicuramente una buona carne, anche se bisogna stare attenti a non creare confusione: il Kobe è un’altra cosa, e soprattutto non la so può chiamare così.

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scritto da golosona
Scritto da golosona
il 06/12/2019

Un vero peccato non aver potuto partecipare,ci rifaremo con l'anno nuovo! Auguri a tutti!!!

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scritto da mongi
Scritto da mongi
il 07/12/2019

E' vero Kava, per essere chiamato Kobe deve avere caratteristiche particolari, ma detta in maniera piu' grezza e nostrana questo e' un Kobe di Castelfranco Emilia emoticon

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scritto da Rolando
Scritto da Rolando
il 09/12/2019

è un Kobe Bryant

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scritto da Kava5150
Scritto da Kava5150
il 09/12/2019

Beh, in effetti il suo nome viene proprio da lì 😉

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scritto da norby
Scritto da norby
il 09/12/2019

Si , Kobe è soltanto uno dei luoghi (e forse il più noto e pregiato) dove viene allevata la razza Wagyu, viene altresì allevata in due o tr famose farm in USA e Australia, geneticamente controllate e certificate. Stavo X comperare un po’ tramite il sito BB4All,Dove ogni tanto mi rifornisco di carni estere pregiate,ma 460 eurini al Kg mi hanno trattenuto,giustamente. Ho già avuto occasione di assagggiare il Kobe,ma chi se lo ricorda più??? E quindi non vedo l’ora che MONGI abbia quanto promesso e pare a prezzi sicuramente meno esorbitanti,onesti,!, Aspettiamo e.........emoticonemoticonCiao e auguri a tutti!

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scritto da mongi
Scritto da mongi
il 11/12/2019

In questi giorni stiamo cuocendo gli arrosti e gli spezzatini per cene aziendali con questa carne......sono da giu' di testa, speriamo che anche le lombate siano cosi'......

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scritto da norby
Scritto da norby
il 17/12/2019

Scusa il ritardo nel rispondere MONGI.immagino e invidio chi lo ha già assaggiato. Mi avvisi con un po’ di anticipo quando la frollatura sarà completa, e quanti amici potrò chiamare X gustare queste splendide bistecche?? Grazie in anticipo!

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scritto da Kava5150
Scritto da Kava5150
il 18/12/2019

Sono curioso di provarla anche io, Mongi. Magari vengo con Norbyemoticon

Purtroppo troppo spesso si parla di Kobe e in generale di carne giapponese senza avere ben chiare le idee.
Così facendo si rischia di creare confusione e dare informazioni errate riguardo un prodotto la cui esclusività non è data solo dal prezzo, comunque altissimo.
Troppe volte mi sono imbattuto in locali che sui miti di questa carne ci ha ricamato sopra un bel po', rifilando una normalissima bistecca e spacciandola per quella che di fatto è la carne più pregiata e costosa del mondo.

Potrebbe sembrare un paragone azzardato, ma credo renda bene l'idea: è come voler vendere per aceto balsamico Tradizionale un "normalissimo" aceto balsamico, per quanto ottimo. Anche se il punto di partenza è lo stesso, la tecnica di produzione è ben diversa; e ci mancherebbe, dal momento che nel caso del tradizionale, ma anche dell'autentico wagyu, il prodotto finale può costare anche 10 volte di più rispetto ai vari prodotti simili.

Detto questo, ecco un piccolo vademecum per chi è interessato.

"Tutto il Kobe è Wagyu, ma non tutto il Wagyu è Kobe"
Dice: e quindi?
Semplice: Wagyu significa letteralmente 'manzo giapponese'. Le razze bovine native giapponesi sono 6. Di queste, 2 sono realmente autoctone - Mishima e Kuchinoshima, mentre le altre 4 sono il risultato di incroci con altre razze occidentali, e sono la Japanese Black, la Japanese Brown, la Japanese Polled e la Japanese Shorthorn. Perciò ognuna di queste 6 è una autentica Wagyu.
In Giappone il Wagyu prende il nome dalle prefetture dove l'animale, per legge, deve nascere, essere allevato e macellato.
La Kobe per essere tale deve necessariamente essere pura Tajima-Gyu (Japanese Black) tra i 28 ed i 60 mesi di età, nata, allevata e macellata a nella prefettura di Hyogo (di cui Kobe appunto è la capitale), ma altrettanto conosciuti sono i Wagyu di Matsusaka, Gunma, Kagoshima, Mishima, Sanda ecc.
Esistono anche allevamenti al di fuori del Giappone, come in Australia, Usa, Cile, Canada, Scozia e anche Italia. Si tratta nel migliore dei casi di 'domestic wagyu', ovvero capi di bestiame geneticamente wagyu, ma esportati; ancor più spesso però sono 'percentage wagyu', nient'altro che una Wagyu ibrida incrociata con altre razze, americane o europee, e quindi non vera Wagyu, anche se spesso viene venduta come tale.

Senza andare troppo sullo specifico, basti sapere che ci sono standard specifici molto severi per allevare la vera Wagyu, e riguardano ovviamente la razza, ma anche l'alimentazione, il tempo di permanenza nel recinto di ingrasso, i tempi di allevamento degli animali.

La caratterista principale di questa carne è la marezzatura, ovvero l'infiltrazione di grasso, che deve essere molto alta.
I Wagyu sono geneticamente predisposti a sviluppare un quantitativo maggiore di grassi insaturi, quelli buoni insomma. Il grasso è uniformemente presente nel muscolo e si scioglie a bassa temperatura, dando alla carne una texture burrosa.

Il Wagyu viene valutato in base al BMS (Beef Marbling Standard), con valori che vanno da 1 a 12 per quanto riguarda la Kobe, e in generale per tutte in base alla resa e alla qualità: C, B e A, dove A indica il grado di resa più alto, da 1 a 5 dove 5 è il più alto grado di qualità/grasso, ovvero le migliori caratteristiche in termini di marezzatura, colore, grasso e texture. Quindi, per quanto riguarda la Wagyu in generale, il grado A5 è il massimo che si possa acquistare.
Per dare un'idea, una A5 è una carne estremamente grassa, tant'è che alla vista è più bianca che rossa.

Per finire, il prezzo. E qui arrivano i dolori.
Una porzione di vera Kobe al ristorante non si può trovare a meno di 200 dollari. Dollari non a caso, in quanto in un anno sono circa 3000 i capi qualificati come vera Kobe, rendendola dunque una carne eccezionalmente rara. Quindi, o la si mangia in Giappone oppure, in qualche rarissimo caso, in America dove qualche taglio arriva. E basta.
In Italia si trovano vere Wagyu delle prefetture di Kagoshima o Gunma, nei gradi A4 e A5, ma anche in questo caso parliamo di carni che partono dai 200/250 euro al kg minimo, nei tagli classici più pregiati come controfiletto o filetto.

Altrimenti si va sulle ibride, ma allora il discorso cambia radicalmente e non si parla più dello stesso prodotto, anche se rimangono certamente ottime carni.

Un accorgimento: proprio oggi mi sono imbattuto in un menù dove si proponeva una carne "tipo wagyu". Per tutto quello appena detto, l'etichetta "tipo Wagyu", "simil Wagyu" o "Wagyu Style" non vuol dire proprio nulla. Una bistecca che non rispetta tutti gli standard della Wagyu semplicemente NON è Wagyu.
Fine della storia.




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scritto da norby
Scritto da norby
il 18/12/2019

Grande Kawa,splendida e chiara spiegazione del mondo wagyu. Non vorrei ripetermi ma sulla rivista BB4ALL mesi fa c’era un articolo esauriente e corredato da foto con le specifiche differenze dei differenti gradi di marezzatura,esattamente come poi riferisci tu. E alla vendita del loro market c’erano dei tagli (inferiori al kg) al costo do oltre 460 eurini al kg!!!!! Una pazzia che ora non mi voglio permettere! Molti anni ne ho mangiato,ma il prezzo elevato ma non esorbitante mi fa pensare che ero sicuramente in presenza di un taglio” tipo wagyu” come tu giustamente segnali. Aspetto con ansia di provare quello splendido pezzo allevato e fotografato da MONGI, sicuro che, conoscendo l’attenzione e cura che lui ha nellallevare i suoi animali,indipendentemente dalla sua purezza o incrocio,ci farà fare una esperienza meravigliosa. Gennaio sta arrivando quindi.....a presto,magari assieme a me e miei amici. Grazie ancora e rimaniamo in attesa di notizie da Mongi

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scritto da scanna
Scritto da scanna
il 18/12/2019

emoticonemoticonemoticon
grazie Kava, apprezzo molto il tuo contributo per fare chiarezza su una materia di cui ultimamente ho sentito parlare molto e forse spesso a sproposito.
Tutta questa storia mi ha fatto venire in mente il sempre più diffuso Italian Sounding che propone a consumatori distratti di tutto il mondo il "Parmesan" emoticon , il "Reggianito", la "Bologna", il "Balsamic Winegar" e chi più ne ha ne metta.
Io per ora preferisco gustare i nostri prodotti e quando vado all'estero mi piace assaggiare i prodotti del luogo in cui mi trovo.
Non credo che avrò mai occasione di andare in Giappone ma nel caso non mi lascerò sfuggire l'occasione per assaggiare la carne di Wagyu emoticonemoticonemoticon

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scritto da Kava5150
Scritto da Kava5150
il 19/12/2019

Ciao Norby.
Ho provato a dare un occhio al sito, ma al momento non hanno disponibile nulla. Devo ammettere però che 460 euro al chilo sono tanti, troppi, anche per una wagyu venduta al dettaglio. Potrei capire (in parte) al ristorante, cotta e servita, ma online no. Ci sono altri siti, tra l'altro uno di Modena che conosco bene, che vendono online della wagyu certificata. Quello di Modena ad esempio ha un paio di tagli del distretto di Kagoshima, grado A5, a 250 euro al chilo, e una A4 a 230. Questi sono prezzi giusti per quel tipo di carne. Certo è che una costata o un filetto sono intorno ai 2,2/3 kg di peso, il che comporta comunque una spesa minima di 500 eurini...

Va però anche detto che una carne del genere non va mangiata come se fosse una qualsiasi altra carne.
Dimentichiamoci di prendere un filetto e di tagliarne una bella fetta da 180/200 grammi da mettere sulla griglia: innanzitutto perché costerebbe come la rata della macchina, ma soprattutto perchè si tratta di una carne talmente grassa che risulterebbe alla lunga stomachevole.
Non a caso in Giappone viene proposta solitamente in due modi: tagliata a piccole tacche di basso spessore e accompagnata da una ciotola di olio caldo aromatizzato, in modo da gustarla in oliocottura a mo' di bourguignonne. Oppure servita in cubetti, solitamente non più di 3 o 4, leggermente scottati alla piastra sui tutti i lati. In entrambi i casi parliamo di 80/90 grammi di carne, non di più, che è la quantità giusta per non essere maledetti dal proprio fegato...

Altrimenti si punta su altri tagli meno "nobili". Negli ultimi mesi stanno arrivando anche in Italia altre parti oltre ai soliti filetti e cuberoll, come ad esempio sottofesa e campanello. L'animale di provenienza è sempre un grado A4/A5, ma in questi tagli l'infiltrazione di grasso è comunque più bassa, il che li rende più adatti a diversi utilizzi, come anche carpacci, tartare, oltre all'immancabile piastra/griglia. Ed il costo è decisamente più basso, anche se ovviamente sempre importante.


Scanna, sono dalla tua: se sono all'estero anche io cerco di assaggiare i prodotti locali. La cucina italiana ho tutto il tempo di assaggiarla a casa, senza dovermi fare del male all'estero con uno 'spaghettimeatballyouknow' :D
Inoltre per quanto mi riguarda il cibo ha anche un fattore emozionale e lo considero come elemento culturale, essendo determinato dalle componenti geografiche, ambientali, economiche, storiche e nutrizionali che caratterizzano la cultura stessa.
Questo per dire che un wagyu mangiato in Giappone, a mio parere, ha comunque un sapore diverso dallo stesso Wagyu mangiato a Milano. Come ti assicuro che un Jamon iberico de Bellota mangiato a Salamanca ti rimane più impresso dello stesso prosciutto mangiato magari a casa. Sono sempre eccellenti prodotti, e si sente, ma quel c'è quel quid che fa la differenza.

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scritto da 7StarHd
Scritto da 7StarHd
il 19/12/2019

Thanks kava for this splendid and excellent correction.

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scritto da tata
Scritto da tata
il 20/12/2019

...io qui non mi pongo il problema... le bestioline le alleva Mongi...prodotto locale...emoticonemoticonemoticonemoticon

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scritto da norby
Scritto da norby
il 20/12/2019

Grazie Kava,sempre esauriente sogni tuo commento.in effetti nel sito sopracitato non c’è spesso il Wagyu, e va via immediatamente,quindi..... Ma per curiosità cosa potrebbe costare un A12. ????? :Mia figlia lo ha visto in Cina,e non credo mangiato, ma mi ricordo che parlava di prezzi incredibili, il negozio sembrava una gioielleria.
Passiamo oltre e... a Gennaio!!! Per ora auguri a tutti di buone festeemoticonemoticon

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scritto da Kava5150
Scritto da Kava5150
il 21/12/2019

Un BMS 12 per una Kobe equivale ad una A5 per la wagyu in generale, quindi a grandi linee direi non meno di 300 dollari al kg.

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