Consigliatissimo!!
Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto… e invece mi ritrovo a recensire un locale vegano nella mia “maialesca” Modena.
Bottega Vegana è un Bar, Ristorantino, con vendita di prodotti confezionati.
Non è di quei locali che simpatizzano o strizzano l’occhio al mondo Vegano, ma è a tutti gli effetti un baluardo dell’alimentazione senza derivati animali, con largo uso di farine integrali e particolare attenzione al biologico assoluto.
L’occasione della visita è stata una colazione di famiglia, molto allargata e multiculturale: io, i miei due bimbi, 2 cugine argentine passate per Modena approfittando di un viaggio di lavoro in Europa e infine un mio cugino di Modena con sua moglie polacca, entrambi vegani convinti.
Inutile spiegare di chi è stata l’idea della colazione vegana e inutile raccontarvi la mia diffidenza iniziale, non tanto per me, ma per i bimbi che accolgono malamente ogni novità e inotlre mangerebbero ciccioli frolli anche a colazione.
Il Bar, o meglio “La Bottega” si trova in via coltellini, a fianco del ristorante Danilo, occupando il posto di quella che alcuni anni fa era un gelateria.
Il locale non è grande, ma è comodo, diviso in 2 sale tranquille con tavoli larghi e spaziosi.
Nella vetrina del bancone ci sono solo dolci, soprattutto torte e croissant molto allettanti.
Il cugino si sente a casa sua, conosce i proprietari, con i quali scherziamo immediatamente sul mio scetticismo, e si occupa lui di ordinare per tutti, riempiendo il tavolo di ogni ben di Dio.
Veniamo immediatamente informati che nel cioccolato vegano loro mettono un po’ di caffè, quindi per i bimbi ci saranno 5 minuti di attesa per preparare delle Brioches ripiene di “Nonna Lella”, la versione Vegan della più famosa crema spalmabile dove il caffè non c'è.
Per la cronaca: i due Croissant sono stati divorati dai bimbi, senza nemmeno darci il tempo di guardarli, accompagnati da due succhi di pesca “Bio” e 2 cioccolate in tazza.
Io ho mangiato una fettona di Sacher meravigliosa, migliore di tante altre mangiate in rinomate pasticcerie e una buona crostata ai mirtilli con farina integrale, anche se la pasta frolla senza burro parte svantaggiata.
Ho bevuto un cappuccio con latte di Riso e Nocciola, che mi è piaciuto moltissimo, con l’unico difetto di avere una schiuma molto meno cremosa del cappuccio tradizionale, ma con un gusto decisamente più interessante.
Ho assaggiato anche la cioccolata in tazza dei bimbi, che ho trovato buona, bella “amara”, ma decisamente un po’ troppo liquida.
Io mi fermo qui, sazio e soddisfatto, ma sul tavolo sono arrivati anche croissant ai cereali con cioccolato al caffè e con crema pasticcera vegan, una cheese cake, naturalmente senza cheese, ma dall’aspetto fantastico, altri croissant di farina integrale con marmellate e un'altra torta al cioccolato.
Come avrete intuito, l’esperienza mi è piaciuta molto. I gestori sono gentili e disponibili, l’ambiente è rilassante e i dolci sono veramente golosissimi.
Molto interessante la sezione degli “estratti di verdura e frutta” che però non abbiamo assaggiato.
Mi sarebbe piaciuto avere l’opportunità di fare una colazione salata, magari con del gnocco fritto che, se fritto in olio non ha derivati animali, o con della buona focaccia all’olio d’oliva, ma purtroppo non ho visto nulla che non fosse di pasticceria.
Bella esperienza da 4 cappelli. Il prezzo è solo indicativo, poiché eravamo in tanti, tante sono state le prelibatezze arrivate sulla tavola e inoltre hanno offerto il gentile cugino e consorte.
Non escludo di tornare, soprattutto per la Sachertorte e per il cappuccino.
Il locale è anche un piccolo ristorante, ma non esageriamo… per questo non mi sento proprio pronto!
bravo Delfo, bella recensione che mi invoglia a fare un tentativo vegano
Resto comunque sempre sorpreso/contrariato quando vedo che il mondo vegano non ha sufficiente fantasia per dare un nome alle sue proposte: il latte di riso non è latte, così come la crema pasticciera senza uova non è crema pasticciera, e la cheese cake senza cheese non è cheese cake! Credo che su questo non possano esserci dubbi.,
Sono convinto che potrebbero guadagnare molti consensi se avessero la fantasia e il buon gusto di dare un nome alle loro proposte senza scimmiottare i nomi dei prodotti che avversano tanto
Grazie Scanna,
sicuramente le imitazioni, soprattutto se forzate, hanno molta meno dignità delle creazioni originali.
Il fatto di ricreare gli stessi prodotti, con nomi simili e elementi unicamente vegetali forse è più rassicurante anche per loro ed evita spiegazioni.Se dovessero chiamare con il suo nome il latte di riso, probabilmente nessuno lo berrebbe!
http://www.assolatte.it/it/home/salute_benessere_detail/1433415663036/1475846008916 se avete voglia di LEGGERE una disquisizione sulla BEVANDA AL RISO
beh Delfo, dipende dalla prospettiva da cui vuoi vedere la cosa.
Se io credo che la bevanda al riso sia meglio (dal punto di vista salutista, ambientalista o tutto quello che vuoi) del latte non devo aver paura di chiamarla col suo nome, anzi devo promuoverla e farla conoscere per quello che è senza camuffarla con qualcosa di radicalmente diverso.
Lo stesso ragionamento si può fare per tante altre cose:
ad esempio la cheese cake... Se io faccio una torta altrettanto buona senza utilizzare il formaggio ma con prodotti più salutari perchè non devo avere il coraggio di darle un nome e promuoverla per quello che è?
Sono convinto che alla fine ne guadagnerebbe alla grande la cultura vegana senza bisogno di prendere in giro la gente.
Commenta la recensione