Queste quattro righe sono state liberamente tratte da questo link: http://www.viafabbri43.net/biografia.asp, dove, se volete, lì potrete leggere il testo completo ed altre informazioni.
Francesco Guccini nasce a Modena, in via Domenico Cucchiari 22, il 14 giugno del 1940. Il 10 giugno, quattro giorni prima, l'Italia fascista trascinava un intero paese in guerra: è così che Ferruccio Guccini fu costretto a partire per il fronte. «Siccome cominciavano a essere razionati i generi alimentari», la madre di Francesco, Ester Prandi, decide di trasferirsi a Pà vana - ridente località dell'Appennino pistoiese - nella casa dei nonni paterni, dove «almeno il mangiare sarebbe stato assicurato» .
Guccini oggi ricorda l'atmosfera pavanese che tanto faceva a pugni con quella tetra della guerra: «rimasi in quel vecchio e bellissimo mulino per i primi cinque anni della mia vita, ricevendo l'imprinting pavanese di cui parlo spesso. Lì imparai a parlare, mangiare, camminare, osservare, ridere, piangere, desiderare» .
Cinque anni più tardi, nel 1945, Francesco e la sua famiglia tornano a Modena, dove il padre, uscito dal fronte nell'agosto di quell'anno, riprende il lavoro di impiegato alle Poste….
…..Dopo le scuole elementari e medie, studia alle magistrali «perché era il liceo dei poveri e degli indecisi.», diplomandosi nel 1958. Ma già nel 1957, a 17 anni, dopo aver imparato l'armonica a bocca da autodidatta e la chitarra con l'aiuto di un certo Celestino (un falegname di Porretta improvvisatosi liutaio per cinquemila lire), Francesco mette su il suo primo "complesso……
…...Nascevano così gli "Hurricanes", poi "Snakers".
A soli 19 anni (è il 1959) e con il diploma in tasca, Guccini trova lavoro come istitutore in un collegio di Pesaro, ma si tratta di un'esperienza breve e deludente: viene infatti licenziato dopo appena un mese e mezzo. Non vanno meglio i contemporanei studi universitari; il primo anno, con il passaggio da Modena a Bologna, è infatti un fallimento: un solo esame sostenuto…..
……Un passo indietro: di ritorno da Pesaro, «dopo l'infelice esperienza come istitutore e prima della naia» , Guccini lavora per due anni per la "Gazzetta dell'Emilia", con uno stipendio di ventimila lire al mese per un impegno in redazione di quasi dodici ore al giorno. Un periodo faticoso ma ispiratore, che Francesco ricorda con gioia e a cui mise termine per una questione di principio…..
…..Incontrai Alfio dell'Equipe 84, che stava cercando un chitarrista cantante. Decisi di saltare il fosso. Per fortuna.». Con Alfio ed altri musicisti - tra cui Victor Sogliani - Guccini forma una band: si chiamerà , dapprima, "Marinos" (dal nome di uno dei membri, il pianista Marino Salardini) e poi "Gatti". Suonano tutta l'estate del 1961 alle terme di Sassuolo e nell'inverno vengono ingaggiati perfino in Svizzera, vicino a Basilea. I Gatti «per quell'occasione furono ribattezzati e diventarono "I Fusti all'italiana". Una piccola concessione ai nostri connazionali all'estero. Fu quella l'unica volta in cui cambiammo nome al complesso. Ci pagarono un'esagerazione: dodicimila lire a testa, una cifra da ultimo dell'anno.» .
Proprio nel 1961 Francesco si trasferisce con la famiglia a Bologna, in Via Massarenti, «a due passi da Via Paolo Fabbri» . L'anno dopo parte per il militare, con tappe a Lecce, Roma e Trieste…..
…..E intanto riprende a frequentare l'università . "Fingendo di studiare, con delle amiche che fingevano di studiare anche loro" all'Osteria dei Poeti, sfondo de L'ubriaco. Con vecchi e nuovi amici il ritrovo preferito è proprio quell'osteria, senza dimenticare lo storico bar "Grande Italia" e "La Grondaia".
Bisogna aspettare il 1963 per il secondo esame universitario: Storia medievale. «Il docente era il fratello di Romano Prodi, l'ex Presidente del Consiglio…..
….Dal 1965, tuttavia, grazie all'interessamento del suo professore d'inglese - Rizzardi - viene assunto al Dickinson College, sede distaccata di Bologna dell'Università della Pennsylvania. Lascerà tale incarico (ricoperto in realtà per il solo mese di settembre) vent'anni più tardi……
…..La brutta esperienza con l'Equipe induce Guccini ad iscriversi alla SIAE: Dio è morto è così la prima canzone a comparire con la sua firma. Interpretata dai Nomadi, viene censurata dalla Rai ma ottiene «l'assenso della Radio Vaticana e dello stesso Paolo VI, che definisce il testo un lodevole esempio di esortazione alla pace e al ritorno a giusti e sani principi morali.»……
……Propio per la Emi incide il suo primo 33 giri, Folk beat N.1 ed all'ultimo momento viene inclusa nel disco In morte di S.F. (nota anche con il titolo Canzone per un'amica), composta in quei giorni in memoria di un'amica morta in un incidente stradale……
…….nel gennaio del 1970 Francesco parte per gli Stati Uniti, forte della curiosità di vedere quel paese che aveva conosciuto attraverso i libri ma, soprattutto, per raggiungere Eloise Dunn, una sua allieva al Dickinson College con la quale aveva intrecciato una relazione sentimentale (parallela alla "relazione universitaria" con Roberta). Il viaggio è una vera e propria delusione: degli americani in genere lo infastidiscono certi approcci linguistici che rasentano l'ineducazione; coi familiari di Eloise (con la madre, soprattutto) entra ben presto in aperto conflitto…..
…..Di quei tempi mi resta la barba. Non l'ho più fatta, da allora» .
Appena rientrato, si trasferisce in Via Paolo Fabbri 43 con la futura moglie Roberta……
…….Memorabile e suggestiva resta senza dubbio La locomotiva, composta in mezz'ora ed ispirata da un fatto realmente accaduto: era il 20 luglio del 1893 quando l'anarchico Pietro Rigosi  macchinista  mandò a schiantare una locomotiva contro una vettura in sosta nei pressi della stazione di Bologna……
…….Proprio Stanze di vita quotidiana ricevette un duro j'accuse sulle pagine di "Gong" firmato da Riccardo Bertoncelli, lungimirante nel liquidare Guccini con un secco "è un artista finito, a cui non resta più nulla da dire"……
……Nello stesso anno, dall'unione con la nuova compagna, Angela, nasce la prima ed unica figlia di Guccini: la Teresa cantata in Culodritto ed E un giorno....
….Personaggio eclettico e poliedrico, Guccini chiude gli anni ottanta (è il 1989) affacciandosi anche al mondo dell'editoria: pubblica presso Feltrinelli Cròniche epafà niche cui seguirà nel 1993, quale suo «seguito naturale» , Vacca d'un cane, edito ancora da Feltrinelli…..
….Passano dodici mesi e Francesco fa il suo esordio nella letteratura noir, segno di una continua sperimentazione: esce Macaronì, un giallo scritto a quattro mani con Loriano Macchiavelli e subito tradotto in tedesco e in francese…..
……Non pago del successo di Macaronì, sempre nel 1998 e sempre in collaborazione con Macchiavelli, pubblica Un disco dei Platters e dà inoltre alle stampe il suo atteso Dizionario del dialetto di Pà vana (Nuèter, Pavana)……
……Guccini torna a calcare le scene di Hollywood: convinto dall'amico Luciano Ligabue partecipa al film Radio Freccia, nella parte di «un barista scoglionato, burbero ma buono» .
Il 2000 è l'anno del ritorno alla musica: esce Stagioni, che da Paolo Jachia, forse il più attento guccinologo in circolazione, è stato definito ……
……Altre due fatiche letterarie a quattro mani con Loriano Macchiavelli (Questo sangue che impasta la terra e Lo spirito e altri briganti) ed una raccontando la Bologna di quarant'anni fa in Cittanòva Blues,.…..