Intromissione di un Veneziano, nella lavagna della Modenesità .
Dai racconti di Guido, mio suocero.
Sirudela della bassa modenese, l'ho fatta leggere e tradurre dal Proff. Giorgio Rinaldi, esperto di folclore contadino, quello di "Mo pensa te"
Alto là corpo d'na lesna,
che mì a son la gran Quaresma;
con chi dighia, avanti tutt,
dasmascherav e vestiv da lutt,
e bà sa i occ e fa al cuar tendar,
e gni miagh a tuar al sendar.
E chi salam e chi parsutt,
che avì quasi magnà tutt,
lasai mò là e magnà dal bacalà .
E se avian voja ad varmisia i cunsarì con al me uss
con un pucten d'oli da brus.
Un dè vigilia e clà tar a-dzòn,
purtà via chi piston.
Cusin dit, te Gaitanel:
mett a man cal tarsanel,
se par cas al gà la muffa
metagh ad l'acqua in fin cal stufa.
E fin ca son Regina me,
la sarà sempar ad questa chè.
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Alto là , corpo di una lesina ( nel senso di"spilorceria"),
chè io sono la grande Quaresima;
a coloro con cui parlo (cioè "che mi ascoltano") :
iniziate tutti a togliervi le maschere (di Carnevale)
e vestitevi con abiti da lutto,
e abbassate gli occhi (in segno di umiltà e pentimento)
e rendete il vostro cuore compassionevole,
e venite con me a prendere la cenere
E quei salami e quei prosciutti,
che avete quasi mangiato completamente
lasciateli ora là (dove si trovano)
e mangiate del baccalÃ
E se avrete voglia di vermicelli li condirete, in base alla mia usanza
con un po' di olio da bruciare (cioè "da lampada": si tratta di un paradosso).
Un giorno vigilia e l'altro digiuno.
Portate via quei pistoni ( di vino)
Che ne dici, Gaetanello: poni mano a quel (vino) terzanello,
se per caso avesse la muffa,
aggiungivi l'acqua fino a far sì che stanchi (cioè fino a quando i bevitori non ne abbian più desiderio, essendo divenuto più acqua che vino)
E fino a quando sarò regina io,
sarà sempre così (cioè " Fino a quando sarà strettamente osservata la Quaresima, vi sarà sempre questa tradizione").