Consigliato!
I bambini hanno voglia di tornare a pescare le trote in montagna e un amico ci dice che in questo laghetto c’è più soddisfazione che al lago della Ninfa, dove eravamo stati lo scorso anno.
Nonostante il tempo non sia dei migliori (prenderemo anche 2 gocce d’acqua) partiamo verso Ospitale e alle 9 siamo su. La pesca è buona, alla fine il bottino sarà di 8 trote di circa 400 grammi l’una più altrettante che avevano abboccato ma che per inesperienza dei pupi se la sono svignata. Ma ci siamo divertiti.
Per scaldarci un po’ e mettere qualcosa sotto i denti decidiamo di fermarci nell’attiguo ristorante, che si riempirà di avventori anche esterni ai pescatori.
Al nostro tavolo arriva uno spaghetto alla trota, due tagliatelle col ragù ed un tortellino alla panna, il mio. In verità l’avevo chiesto in brodo, ma il 22 di agosto non lo fanno!!! Purtroppo la panna era di quelle a lunga conservazione e talmente abbondante che era fin troppa ed i tortellini erano poco cotti (a me piacciono al dente ma quelli erano quasi crudi), inspidi e solo tiepidi, come se fossero stati precotti e scaldati all’ultimo nel condimento. Insipida tutta la pasta, quindi o si erano dimenticati il sale o lo fanno per la salvaguardia delle arterie dei clienti.
Andiamo molto meglio con le due trote fritte (veramente fritte bene e buone), accompagnate da due patate al forno (così così) e due fritte (meglio). Chiudiamo con un tiramisù ed un caffè. Acqua di fonte, fresca e buona: gratis.
Un giro per la trota lo merita sicuramente, per il resto così così.
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