Imperdibile!!!
E' passata ormai una vita dalla mia ultima recensione, ma ciò non significa che non abbia smesso di seguirvi. Oggi sono finito qui, in un locale dove non ero mai stato, ce ne sono altri di nuovi che non conosco e dei vecchi che sono scomparsi. Ebbene non vi tedierò con una recensione fiume ma cercherò di trasmettervi le sensazioni che i ragazzi che gestiscono questo licale mi hanno trasmesso.
5 cappelli la dicono tutta ma io voglio cantarvela.
Locale: interessante, bello dentro e bello fuori nonostante la zona un po' infelice, vicino alla stazione di Modena, vicino a un club Turco e al di là del cavalcavia della sacca. Dentro l'atmosfera è giovanile e decisamente modenese. Troviamo posto nonostante sia pieno e noi non abbiamo prenotato, a mezzogiorno non lo ritenevamo necessario. Ci sono un paio di salette, veniamo sistemati nella prima, bel tavolino largo da due. Nonostante i posti tutti occupati il brusio non è invadente, si parla tranquillamente, in sottofondo una discreta musica spezza i momenti di calma senza sovrapporsi alle voci. Ambiente caldo e accogliente, sassi, forse falsi, faccia vista ma buon colpo d'occhio.
Servizio: direi impeccabile, massima cura del cliente, ottima posateria, bicchieri a tono, piccolo acqua e calice grande vino, tovaglia di cotone e tovaglioli nella stessa tinta in TNT morbido e accattivamte al tatto. Gentilezza all'ennesima potenza.
Ordinazione: Veloce e precisa. Molto bello il menù, in carattere Script grande e bel leggibile, contenuto in unpaio di taglieri apribili, poche pagine ma interessanti proposte. A me calzagatti croccanti con lardo di Colonnata, tagliatelle al ragù e patate al forno; la mia signora tortino di patate di Montese su letto di crema al parmigiano di 30 mesi, gnocchi di patate gratinati con mozzarella e pomodoro. Niente da eccepire sulle portate. Non ho assaggiato l'ordine della mia signora, ma al mio palato i calzagatti si sposavano perfettamente al lardo che si era fuso sull calda superficie appena retratta dall'olio bollente, le tagliatelle ben ricorpete da un ottimo ragù che non aveva i sentori di quello compreo ma era decisamente casereccio e la pasta fatta a mano legegrmente spessa ma gradevolissima, patate al forno ottime e secondo me trattate diversamente dal solito, cioè tuffate nell'olio bollente prima per una rapida scottatura ... superficie bella croccante. Due caffè ristretti buoni. Pignoletto della Fattoria Moretto che non ha deluso le aspettative, forse solo un po' troppo freddo, ma dipende dai gusti.
Spesa: direi contenuta rispetto agli standard modenesi. Da visitare e rivisitare. Consigliatissimo.
PS: Non amo fotografare le portate dei ristoranti, per cui nessuna immagine, vi consiglio di andare a vederle dal vivo!
Lo sapevo, ogni tanto sono passato a trovare gi, a bere un bicchiere... non faccio più uscire come una volta, ma oggi ho sentito il bisogno di informare il popolo GM su questo bel locale, era tempo che a Modena saltasse fuori una bella realtà.
Eh gia'......ho passato il confine di poco, ora l'agriturismo e' in terra bolognese ad Anzola dell'Emilia.....
Azzo ... mi sono scordato un piattino d'entrèe con alcune fettine di salame ottimo, Ermes ha fatto scuola per dirla tutta.
Qualcuno mi sa spiegare cos'è il punto nascosto che non faccio altro che trovare messaggi che mi dicono che viene trovato... io conosco il punto G e so benissimo come trovarlo...
ottimo Grog, hai mangiato calzagatti col lardo e tagliatelle al ragù.
a questo punto non hai più scuse
ti aspetto al prossimo appuntameto del palio
Non è difficile cara ragazza, cmq, per info, posso solo a pranzo e il martedì, giovedì e venerdì, gli altri giorni e i we sono di mia moglie. La sera mangio poco, ho ripreso la dieta perchè con una pausa ho recuperato 10 chili dei trenta che avevo perso... cribbio. Devo tornare a fare a modo. D'altra parte la vita dello scrittore è un po' troppo sedentaria.
Capisco! Ci rivedremo a fine dieta allora... di entrambi, anch'io ho preso qualche chiletto negli ultimi mesi e ora li devo assolutamente perdere
Scrivi? Niente più fisioterapia?
Ancora fisioterapia, poca. Ho quasi abbandonato la poesia (ho pubblicato nel frattempo una dozzina di libri tra poesie in dialetto e italiano e racconti, oltre alla trilogia GnaM) scritta, ma la recito ancora in dialetto dove mi invitano con il mio gruppo: in compenso sto scrivendo il mio terzo giallo... il secondo lo sto presentando in giro in questo periodo... il 19 maggio a Pavullo e il 22 al maggio dei libri alla biblioteca estense.
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