Ordinanza contro i cani 3
- la Lavagna di GustaModena -

Ordinanza contro i cani 3

scritto da GROG
scritto da GROG
il 05/04/2010

Dal sito http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/modena/cronaca/2010/04/05/313977-niente_cani.shtml

Niente cani nei bar
L'assessore 'apre' al confronto

Modena, 5 aprile 2010. «SE CI ARRIVERANNO proposte concrete di modifica al regolamento le prenderemo in esame come abbiamo sempre fatto».

L'assessore alle Politiche economiche del Comune Graziano Pini presenta un'apertura al dialogo dopo che una buona fetta della città ha bocciato la sottolineatura da parte di piazza Grande del regolamento di igiene comunale che vieta l'ingresso di cani e altri animali in bar e ristoranti. A seguito della presa di posizione della Lega nazionale per la difesa del cane che ha fatto del divieto una questione nazionale definendolo «anacronistico e contrario a tutti gli interventi che vanno nella direzione opposto in Italia e in Europa», l'assessore spiega: «Ho controllato sui siti di diversi Comuni italiani, in tante altre città gli istituti sanitari hanno suggerito interventi simili al nostro, non mi aspettavo una reazione del genere».

Il divieto modenese è contenuto nel regolamento di igiene comunale del 1997, Pini, anche a seguito dei numerosi interventi da parte di cittadini contrari accumulati sul nostro sito internet (www.ilrestodelcarlino.it/modena), precisa perché il Comune ha deciso di ricordarlo agli esercenti. «A parte che quelle norme che ho scritto nella lettera ai pubblici esercizi erano già esistenti da prima del 1997 — precisa l'assessore — abbiamo deciso di fare presente alcune regole perché dopo una serie di controlli condotti a Modena negli ultimi mesi dall'Ufficio del lavoro, dalla Guardia di finanza e dal Settore sanitario, è risultato esserci in città una percentuale significativa di esercenti fuori regola».

La lettera inviata dall'assessore non riguardava infatti solo il divieto al centro della polemica: «Mi sono confrontato con le associazioni di categoria — racconta ancora Pini — e abbiamo deciso che, prima di far partire ulteriori controlli, alcune regole dovessero essere ricordate, regole che sono note a tutti. Nello specifico la norma contro il lavoro nero, l'obbligo da parte degli esercenti di essere in possesso del titolo sanitario, l'obbligo di mettere a disposizione un bagno per i clienti e anche il divieto di ingresso agli animali come previsto dal regolamento di igiene. Potevo ricordare l'obbligo di emissione dello scontrino, ma non mi sembrava necessario e comunque tutte le regole che abbiamo ricordato erano già esistenti da tempo e — continua l'assessore — mi erano state segnalate dopo i controlli perché tra quelle non rispettate».

Resta comunque la disponibilità dell'assessore al confronto sul divieto che tanto ha fatto discutere: «Se qualche organismo legittimato a farlo — conclude Pini — vuole proporre delle modifiche al regolamento verrà preso in considerazione».

A SCHIERARSI infine è anche l'associazione Centro per centro: «L'affluenza al centro storico è ormai inesistente per i troppi veti che l'amministrazione ci impone. I nostri amici a quattro zampe sono il problema minore di questa città».
Francesco Vecchi

di FRANCESCO VECCHI